Ph di Lina Pallotta
INAUGURAZIONE
Venerdì 3 Maggio 2013, ore 17:30
Spazio Labò
Via Frassinago 43/2c-d
40123 Bologna
Ingresso libero
“Quelli sono stati gli anni delle storie d’amore importanti e significative. Per me l’amore è una passione travolgente e viscerale. Dal 1980 al 1982 ho vissuto una bellissima storia con Porpora, che è anche lei una tran gender (…), un rapporto che sconvolgeva l luoghi comuni (…). Quando io e Porpora eravamo insieme, in tanti s sconvolgevano, qualcuno ci definiva pazze, qualcuno ci definiva strane, la maggioranza ci avrebbe mandato al rogo, del resto i roghi servono a distruggere quello che non si vuole comprendere. Oggi si parla di transgender, di lesbismo trans, ma all’epoca la cosa era inusuale. Diciamo che ci sconvolgevamo, sconvolgevamo le nostre vite, figuriamoci quelle degli altri, la gente non poteva capire. D’altronde in quel periodo tutto andava sconvolto, rivoluzionato, demolito e quindi anche la nostra identità di genere. In quegli anni si anticipava tutto e quindi anche i tempi. In una Bologna che oramai non esiste più!”
Le parole di Valerie tratte dal libro Tra le rose e le viole di Porpora Marcasciano raccontano una storia antica ma straordinariamente attuale. In un transito continuo fino a oggi, un rapporto lungo trentacinque favolosi anni che descrive, sintetizza … “poetizza” non solo e non tanto singoli percorsi di vita ma, insieme a essi, l’evoluzione, i cambiamenti sociali e culturali della nostra epoca.
Lina Pallotta (sua la copertina del libro) con la sua fotografia si è intrecciata in quel poetica, semplicemente perché parte integrante di quel rapporto, nato dentro un movimento che Lina, Porpora e Valerie hanno attraversato e dal quale si sono fatti attraversare. Attraverso generi, politiche, culture, Amori i ritratti di almeno due decenni, l’album dei nostri anni più belli. Qui l’occhio del reporter ha saputo e soprattutto voluto fissare in ogni scatto tanta esistenza. Immagini sfumate, mosse, tese continuamente ad altri piani o dimensioni, forse ad altri mondi in un movimento costante che caratterizza e rende unica la fotografia di Lina Pallotta. Sprazzi di verità lontani ed estranei dalla noiosa rappresentazione mediatica. Una semplice esposizion di esperienze comuni che la pratica fotografica carpisce dall’incoscienza dell’attimo. E’ l’istantanea del momento quel frammento che sfugge a qualsiasi analisi lontano da quelle immagini che, pretendendo di documentare, impongono un’interpretazione della realtà. Iconografie di momenti privati, che trovano ragione e valore oltre l’ideologia. La casualità è l’interazione che impone l’urlo di affermazione libero ma solitario.
Orario di apertura:
da martedì a venerdì dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 19:30.
Sabato, lunedì e festivi chiuso.