Complici gli smartphone con noi in ogni occasione, perfino in tavola, negli ultimi tempi la food photography sta letteralmente spopolando. Ma se credete che immortalare piatti di nouvelle cuisine e portate da chef sia semplice, vi sbagliate. Per questo la nostra scuola di fotografia continua a dedicare alla fotografia still life ampio spazio, considerandola uno degli insegnamenti fondamentali del Corso Master Triennale.
Prima che a Scuola Romana di Fotografia e Cinema i corsi abbiano inizio, vi diamo qualche piccolo consiglio su come fotografare il cibo, rendendolo accattivante agli occhi e stuzzicante per il palato.
Per cominciare, bisogna tenere a mente che la food photography è pur sempre fotografia, perciò vanno applicati gli stessi principi di luce, colore e composizione.
LA LUCE
Considerate che l’illuminazione naturale è la scelta migliore per immortalare il cibo: la sua morbidezza e dispersione doneranno una prospettiva di realtà all’immagine finale.
LA COMPOSIZIONE
A questo punto passiamo alla composizione. Iniziamo con il dire che quella del food stylist è una figura fondamentale su un set fotografico del nostro tipo, dove la preparazione del cibo e la predisposizione dei piatti non sono un particolare trascurabile. La regola aurea è preparare il cibo per gli occhi e non per la gola: fotografate le pietanze appena sfornate, mentre sono ancora molto calde, corpose e invitanti, cercando sempre di enfatizzare alcune caratteristiche del vostro piatto.
GUARDARE OLTRE
Molto spesso per ottenere uno scatto perfetto non basta considerare il prodotto finito sul piatto, osservate anche gli ingredienti in preparazione e tutti gli elementi che di solito si trovano nel contesto di un pasto (condimenti, posate, tovaglioli etc.): se disposti nel modo giusto, questi particolari, daranno quel tocco in più alla composizione, esaltando il piatto protagonista della vostra fotografia.
I COLORI
Infine non fate il grandissimo errore di sottovalutare i colori del cibo, del piatto da portata, della tavola, delle posate, perché avranno un forte peso sul vostro risultato finale: studiate i giusti accoppiamenti, imparando a riconoscere tutti quei colori che, non solo, non risulterebbero invitanti, ma addirittura finirebbero per distogliere l’attenzione dal cibo stesso.
Insomma fotografare il cibo non è facile come si potrebbe pensare, per questo siamo convinti che sia necessaria una formazione serie e completa.
Se l’argomento vi appassiona, sappiate che anche quest’anno, tutti i nostri iscritti avranno modo di collaborare con il Gambero Rosso e fotografare piatti e chef d’eccezione!
Chiamateci per ricevere maggiori informazioni, vi aspettiamo!